giovedì 22 novembre 2012

Riviera Horses, a fine estate sospende l’attività

Il Riviera Horses Resort, 12 ettari di paradiso per amazzoni e
cavalieri, dopo appena quattro anni dall'apertura, affonda. Alla fine
dell'estate le attività saranno sospese. E l'ipotesi di darlo in affitto
(o almeno provarci) non è da scartare. Troppo alti i costi di gestione,
troppo pochi gli iscritti ai tornei e soprattutto niente più clienti
"fissi" che continuano a pensionare l'amato equino nei lussuosi box
dell'imprenditore di origine bolognese. Da diversi anni ormai il centro
ospita solamente gare.
Norberto Ferretti voleva costruire un maneggio assecondando la passione
della figlia Marzia. Ma in questi casi si sa come funziona, una cosa
tira l'altra… Ne è venuto fuori uno dei centri ippici più grandi della
regione, inaugurato nel 2008. Un fiore all'occhiello tra le strutture di
tutt'Europa e riconosciuto a livello mondiale, nato da un capriccio
della giovane promessa (ormai stanca di saltare ostacoli e calcare la
sabbia francese del suo resort), del valore di 20 milioni di euro e
donato da Ferretti a Marzia e Gaia. Un giocattolo diventato però troppo
complicato da gestire, ora sembra rotto e bisogna sistemarlo da qualche
parte. Solo che in soffitta non ci sta. Le gare di giugno sono state
tutte quante annullate, assieme ad un paio di competizioni tra marzo e
aprile. I box sono vuoti e, pare, da settembre tutti i dipendenti (sono
sei più quelli del ristorante) andranno a casa. Non ci sono conferme né
smentite ma nemmeno il patron riesce a escludere l'eventualità di dare
in affitto tutto il baraccone, trincerandosi dietro un "non abbiamo
ancora deciso cosa fare, quindi no comment".
All'epoca lo sponsor più appassionato di questa "astronave" era (e col
tempo non ha mai smesso di morderlo, quel freno) il sindaco Domenico
Bianchi. Secondo lui i marignanesi dovevano vederlo come un investimento
che San Giovanni tutta faceva, a colpi di cambi di destinazione d'uso e
varianti al piano regolatore. Un'attrazione e anche turistica in grado
di ospitare importanti trofei nazionali e internazionali. Ma non solo.
Una scuola di equitazione e corsi di ippoterapia. Una struttura aperta
anche ai cittadini, non un circolo chiuso. Anche Norberto Ferretti aveva
difeso con questi argomenti il progetto, quando ancora la prima pietra
non era stata posata e questa cattedrale era solo un disegno rendering e
un cartellone piantato in un campo di grano. Promettendo che non sarebbe
stata un'oasi d'élite. E invece la scuola di equitazione è sparita dal
2009, l'ippoterapia chi l'ha mai vista e persino la pensione per cavalli
non lavora più. Solo concorsi, ma saltano pure quelli: "La crisi
coinvolge tutta Italia – spiega Norberto Ferretti – e noi abbiamo dovuto
annullarne diversi perché non c'erano concorrenti. Ma è anche una
questione politica, perché la Federazione fa terrorismo, così non si può
andare avanti". I nuovi regolamenti della Fise hanno messo in difficoltà
tutte le strutture però dalla Federazione stessa fanno sapere che i casi
di annullamento sono stati sporadici. Insomma se crisi del settore c'è
Horses riviera resort sembra accusarlo più degli altri.
Un cinque stelle prestigioso e lustro con tanto spazio, sei campi, 500
box per concorsi, 80 fissi. Ma a sentire alcuni ex "ospiti" non era
tutto questo gran paradiso: "I prezzi mensili dopo poco erano
addirittura raddoppiati – racconta la madre di una delle piccole
amazzoni, che per alcuni mesi ha portato lì il proprio cavallo – il bar
spesso era chiuso e d'inverno c'era solo una macchinetta per le bevande.
Non c'era il contatto umano, sembrava solo una macchina per fare soldi.
E poi, quando c'era una delle loro feste la sera, alle 17 dovevamo
scappare via tutti quanti. Ma i disagi anche durante i concorsi non
mancavano. Sempre per l'assistenza e il rapporto con le persone. Per
questo ce ne siamo andati".
Una volta trapelata la notizia dell'imminente sospensione anche Bianchi,
che vuoi o non vuoi ci ha messo la faccia (portando a casa Palazzo
Corbucci e sponsorizzazioni per eventi pubblici) ha detto che vuole
vederci chiaro: "Sto aspettando di parlare con Ferretti – spiega – ho
saputo della situazione da alcuni lavoratori e ho parlato con il
direttore. Voglio capire quali sono le loro intenzioni per il 2013. Una
sospensione invernale è comprensibile, visto il periodo e le difficoltà
con la Federazione, però voglio capire se c'è effettivamente o no il
proposito di continuare a lavorare e a portare eventi importanti. Visto
che Ferretti ci ha fatto un investimento, ha seminato soldi che non
riuscirà mai ad ammortizzare e sicuramente non ci ha speculato. Esiste
una convenzione che prevede la bonifica di gran parte del terreno se
dovesse cessare l'attività".
Per quanto riguarda gli investimenti difficile non far notare che in
progetto ci sarebbe pure un bell'hotel, e che (per questo basta una
veloce visura societaria) come attività primaria si legge: "Sviluppo di
progetti immobiliari senza costruzione" e "valorizzazione e promozione
immobiliare di beni propri".
di Matteo Marini

Comunicato Stampa
La Piazza della Provincia – Luglio 2012
Giornale di San Giovanni in Marignano
STRUTTURE CONSIGLIATE

lunedì 12 novembre 2012

San Martino 11 Novembre

La leggenda di San Martino.
Era l'11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio mantello di guerriero.
Ma ecco che lungo la strada c'è un povero vecchio coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo.
Martino lo guarda e sente una stretta al cuore. "Poveretto, pensa morirà per il gelo!" E pensa come fare per dargli un po' di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe sufficiente del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo.
E allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un'idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto. "Dio ve ne renda merito!", balbetta il mendicante, e sparisce.
San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l'aria si fa mite.
Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello.
Ecco l'estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell'atto di carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio.